Occhiali AI: La Fine degli Smartphone entro il 2035? Zuckerberg Scommette sul Futuro

Occhiali AI: La Fine degli Smartphone entro il 2035? Zuckerberg Scommette sul Futuro

Nel panorama tecnologico attuale, gli smartphone continuano a essere il fulcro della nostra quotidianità digitale, ma secondo Mark Zuckerberg, il loro regno potrebbe avere i giorni contati. Il CEO di Meta ha infatti delineato una visione audace per il futuro: entro il 2035, gli occhiali intelligenti potenziati dall’intelligenza artificiale potrebbero diventare il nostro principale strumento di comunicazione e interazione digitale.

Questa prospettiva non nasce dal nulla, ma è frutto di un percorso strategico che ha visto Meta collaborare con Essilor-Luxottica per la produzione degli occhiali Ray-Ban Meta. In un’intervista con The Verge, Zuckerberg ha evidenziato come questa partnership possa trasformare Essilor-Luxottica in un colosso tecnologico per l’Europa, al pari di ciò che Samsung rappresenta per la Corea del Sud. La multinazionale italo-francese, da leader nel settore ottico, potrebbe dunque evolversi in un gigante della tecnologia, unendo il suo know-how nella progettazione di lenti e materiali leggeri con l’esperienza di Meta nel campo dell’intelligenza artificiale e del software.

Ma la visione di Meta non si ferma ai Ray-Ban Meta. Il colosso di Menlo Park starebbe già sviluppando nuovi modelli, tra cui un paio di occhiali smart in collaborazione con Oakley, basati sulla montatura sportiva Sphaera e dotati di una fotocamera centrale in stile dashcam. Un altro progetto in fase avanzata, noto con il nome in codice “Hypernova”, prevede l’integrazione di un piccolo display nella lente destra per la realtà aumentata, affiancato da un bracciale chiamato “Ceres” che fungerà da controller da polso. Il prezzo di questi occhiali di fascia alta dovrebbe aggirarsi intorno ai 1.000 dollari, con un lancio previsto per la seconda metà del 2025.

Guardando ancora più avanti, Meta potrebbe rilasciare un visore AR evoluto entro il 2027, capace di integrare ancora più profondamente il mondo reale con quello digitale, e sta anche esplorando il settore degli auricolari con fotocamera, i “Camerabuds”, pensati per migliorare l’interazione con l’AI attraverso informazioni visive. Tuttavia, problemi tecnici, come l’angolo di ripresa limitato e le interferenze dei capelli lunghi sui sensori, potrebbero compromettere il successo di questo progetto.

Zuckerberg ha rafforzato la sua convinzione in questo futuro anche alla luce degli ultimi dati finanziari di Meta. L’azienda ha registrato un fatturato trimestrale di 48 miliardi di dollari, con un incremento di 8 miliardi rispetto all’anno precedente. Sebbene la divisione Reality Labs, responsabile degli investimenti in AR e VR, continui a richiedere enormi risorse, con perdite annuali tra i 4 e i 5 miliardi di dollari, i Ray-Ban Meta Smart Glasses hanno già raggiunto il milione di unità vendute, segno che il mercato inizia a rispondere positivamente.

In questo contesto, Meta sta spostando il focus strategico dal Metaverso a Meta AI, con investimenti massicci nelle infrastrutture di intelligenza artificiale per rendere gli occhiali smart la nuova piattaforma dominante. A spingere in questa direzione vi è anche un fattore demografico: secondo recenti studi, circa 3 miliardi di persone nel mondo soffrono di miopia, e il numero potrebbe salire a 4 miliardi entro il 2035, raggiungendo il 50% della popolazione mondiale entro il 2050. L’uso prolungato degli smartphone è considerato una delle cause di questo aumento, e gli occhiali AI potrebbero rappresentare una soluzione non solo tecnologica, ma anche sanitaria.

Tuttavia, la transizione dagli smartphone agli occhiali intelligenti non sarà immediata. Zuckerberg stesso ammette che il processo richiederà almeno un decennio e dovrà affrontare sfide tecniche, sociali e legate alla privacy. Nel medio termine, la coesistenza tra smartphone e occhiali smart sembra essere lo scenario più realistico.

Oltre agli aspetti tecnologici e demografici, vi è anche una forte motivazione economica dietro questa strategia. Meta vuole ridurre la dipendenza dalle piattaforme di terze parti, come gli app store di Apple e Google, che impongono commissioni del 30% sui profitti delle applicazioni. Creare una nuova piattaforma proprietaria basata sugli occhiali intelligenti permetterebbe a Meta di avere un controllo maggiore sul proprio ecosistema digitale e sulle entrate generate.

L’idea che gli occhiali AI possano sostituire gli smartphone entro il 2035 può sembrare futuristica, ma con aziende del calibro di Meta, Samsung e Google impegnate nello sviluppo di tecnologie AR avanzate, il futuro della comunicazione digitale potrebbe essere molto più vicino di quanto pensiamo.

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