Negli ultimi mesi, la Cina ha compiuto passi da gigante nel settore dell’intelligenza artificiale generativa, con le autorità del Paese che hanno dato il via libera a importanti aziende nazionali per competere direttamente con giganti occidentali come Google e OpenAI. Tra le protagoniste di questa nuova fase c’è Baidu, che lo scorso 31 agosto 2024 ha reso disponibile il suo chatbot ERNIE Bot, permettendo agli utenti di fornire feedback sul suo utilizzo. Questo rappresenta solo l’inizio di una strategia più ampia volta a consolidare la posizione dell’azienda nel mercato dell’AI.
Baidu punta sull’accessibilità: ERNIE Bot diventa gratuito
Uno dei passi più significativi compiuti da Baidu è stato l’annuncio che, a partire dal primo aprile 2025, ERNIE Bot diventerà completamente gratuito per tutti gli utenti. Questa scelta non è stata dettata da un semplice espediente di marketing, ma riflette una strategia ben precisa. L’obiettivo è duplice: da un lato, ridurre i costi operativi grazie ai progressi nell’efficienza dei modelli AI; dall’altro, espandere la propria base di utenti, favorendo l’adozione su larga scala delle proprie soluzioni di intelligenza artificiale.A dimostrazione della volontà di migliorare l’esperienza degli utenti, Baidu ha anche annunciato il rimborso di alcune categorie di utenti che avevano precedentemente sottoscritto abbonamenti premium, un segnale chiaro dell’attenzione dell’azienda nei confronti del pubblico.
Parallelamente alla gratuità di ERNIE Bot, Baidu ha annunciato il lancio di una nuova funzione di ricerca avanzata basata sull’intelligenza artificiale. Questo strumento, anch’esso gratuito, sarà dotato di capacità di ragionamento avanzate che miglioreranno la qualità e la pertinenza delle risposte fornite agli utenti.La strategia di Baidu si inserisce in un trend più ampio che coinvolge anche i giganti occidentali dell’AI. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha recentemente accennato alla possibilità di un potenziamento delle funzionalità gratuite di ChatGPT, con l’obiettivo di rendere accessibile a tutti il futuro modello GPT-5. Sebbene non siano ancora disponibili conferme ufficiali sulla tempistica, questa mossa potrebbe segnare un punto di svolta nel settore.
L’approvazione governativa e l’espansione dell’AI in Cina
L’apertura del mercato dell’AI in Cina non riguarda solo Baidu. Anche altre aziende come SenseTime, Baichuan Intelligence, Zhipu AI e MiniMax hanno ottenuto il via libera dalle autorità cinesi per portare avanti i loro progetti. Un caso particolare è quello della Chinese Academy of Sciences, che ha ricevuto l’autorizzazione per il lancio del suo servizio TaiChu, sebbene questo non sia ancora stato rilasciato sul mercato.
Questi sviluppi segnano un’importante inversione di tendenza rispetto alle rigide normative entrate in vigore di recente, che imponevano l’approvazione governativa per i servizi di intelligenza artificiale generativa. Questa regolamentazione ha permesso alle autorità cinesi di mantenere il controllo sui contenuti rilasciati sul mercato, ma ha anche creato un ambiente più favorevole alla crescita delle aziende nazionali, che ora possono competere direttamente con i colossi statunitensi.
Un cambiamento di rotta per il governo cinese
Negli ultimi mesi, il governo cinese ha mostrato una maggiore apertura verso l’intelligenza artificiale generativa. Il co-fondatore di Baidu, Robin Li, ha dichiarato che l’azienda ha lavorato a stretto contatto con le autorità di regolamentazione per garantire un uso responsabile di questa tecnologia. Questo dialogo ha permesso di superare alcune barriere normative e ha aperto la strada a una nuova fase di innovazione tecnologica nel Paese.
Non solo Baidu, ma anche colossi come Tencent e Alibaba si stanno muovendo per lanciare i propri servizi di AI sul mercato. ERNIE Bot rappresenta solo il primo di una serie di chatbot destinati a diffondersi in Cina, anche se resta da vedere se questi strumenti riusciranno a trovare spazio al di fuori del mercato nazionale.
Il futuro dell’AI in Cina e nel mondo
Con l’adozione sempre più diffusa dell’intelligenza artificiale generativa e con le autorità cinesi che allentano le restrizioni sul settore, la competizione tra Cina e Occidente nel campo dell’AI è destinata ad aumentare. Baidu, con la sua strategia di apertura e accessibilità, punta a rafforzare la propria posizione, fidelizzando gli utenti e promuovendo l’adozione su larga scala delle sue soluzioni. Tuttavia, la partita è ancora aperta e saranno le prossime mosse dei concorrenti a determinare l’assetto futuro di questo settore in continua evoluzione.
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