Il modo in cui le persone cercano informazioni online sta attraversando una trasformazione epocale. L’intelligenza artificiale generativa sta progressivamente ridefinendo il concetto stesso di motore di ricerca. In un contesto dominato da strumenti avanzati come ChatGPT, Gemini e i nuovi “AI Overviews” integrati in Google, l’utente non riceve più una lista di link, ma risposte dirette, personalizzate e contestuali. Questo nuovo paradigma impone un aggiornamento delle strategie di visibilità digitale, introducendo un concetto emergente destinato a diventare centrale: la GEO – Generative Engine Optimization.
SEO e GEO: continuità ed evoluzione
Tradizionalmente, la visibilità online è stata guidata dalla SEO (Search Engine Optimization), che prevede l’utilizzo strategico di parole chiave, link interni ed esterni, meta tag e strutture semantiche per posizionarsi nei risultati dei motori di ricerca. Tuttavia, con l’avvento dei modelli linguistici generativi, il panorama si sta ampliando.
Le AI generative non si limitano a indicizzare pagine web: elaborano e sintetizzano informazioni per fornire risposte contestuali complete. Ciò significa che ottenere una menzione all’interno di una risposta AI rappresenta oggi un traguardo di grande valore strategico. La GEO nasce proprio da questa esigenza: ottimizzare i contenuti affinché siano rilevanti, interpretabili e integrabili dalle AI generative.
Come funziona la Generative Engine Optimization
I sistemi di intelligenza artificiale generativa si basano su grandi modelli linguistici (LLM) addestrati su vasti corpus di dati. Essi non rispondono solo a parole chiave, ma interpretano l’intento dell’utente, generando risposte coerenti, strutturate e informative. Questo implica che la visibilità di un brand o di un contenuto non dipende più solo dalla posizione in SERP, ma dalla capacità di diventare parte della narrativa generata dall’intelligenza artificiale.
Ad esempio, una richiesta come “Cosa visitare in un weekend a Firenze?” potrebbe ricevere da un’AI una risposta completa che include attrazioni turistiche, ristoranti consigliati, eventi e negozi tipici. Se un’attività commerciale o un contenuto viene citato in questa risposta, il valore in termini di visibilità e conversione potenziale può essere superiore a un semplice click su un link organico.
Le Best Practice per Ottimizzare in Ottica GEO
Adattarsi al paradigma della GEO significa implementare nuove pratiche di ottimizzazione, molte delle quali complementari alla SEO tradizionale:
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Creare contenuti di alta qualità e ben strutturati: È fondamentale produrre testi informativi, originali e rilevanti, supportati da una struttura chiara (titoli, sottotitoli, elenchi puntati), che ne faciliti la comprensione da parte dell’AI.
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Utilizzare dati strutturati (Schema.org): Il markup semantico aiuta i modelli AI a comprendere il contenuto delle pagine in modo preciso, migliorando le probabilità di essere inclusi nelle risposte generate.
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Rafforzare autorevolezza e credibilità: Citate fonti affidabili, includete riferimenti a pubblicazioni riconosciute e costruite una reputazione digitale solida. Le AI privilegiano i contenuti provenienti da soggetti esperti e attendibili.
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Formati ottimizzati per AI Overviews: FAQ, guide “how-to” e testi strutturati in forma di risposta sono formati privilegiati nei nuovi riquadri AI generati da Google e da altri motori basati su LLM.
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Implementare il file “llms.txt”: Si tratta di una pratica emergente che prevede la creazione di un file leggibile dalle AI, posizionato nella directory principale del sito. Contiene un sommario dei contenuti chiave, facilitando l’interazione con i modelli linguistici.
Come monitorare l’efficacia della GEO
A differenza della SEO tradizionale, la GEO non si misura tramite il classico ranking nei motori di ricerca. I parametri da tenere in considerazione includono:
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Frequenza di menzioni del brand nelle risposte AI;
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Incremento del traffico da fonti AI-based;
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Citazioni spontanee in contenuti generati da modelli linguistici.
Poiché si tratta di un ambito ancora in fase evolutiva, gli strumenti di monitoraggio sono in via di definizione, ma la comprensione e l’analisi di questi nuovi segnali sarà cruciale.
GEO e SEO: convergenza strategica
È importante sottolineare che la GEO non sostituisce la SEO, ma la integra e la potenzia. Le due strategie coesistono in modo sinergico, delineando una nuova era dell’ottimizzazione dei contenuti digitali. In un ecosistema informativo sempre più mediato da intelligenze artificiali, restare aggiornati sulle dinamiche della GEO non è solo utile, ma necessario per chiunque voglia mantenere la propria rilevanza online.
L’articolo L’AI Ha Resettato il Gioco delle Ricerche Online: Ecco Come Non Restare Indietro! proviene da CorriereNerd.it.